"Ti scatto una parola" di Mattia Urlotti
Ho visto un libro.
Ho visto un libro e letto una fotografia.
Di certo starete pensando che mi sono sbagliata a scrivere, a descrivere questa mia ultima lettura. Ma è ciò che mi ha suscitato "Ti scatto una parola".
Perdendomi tra le sue pagine non sono più riuscita, ad un certo punto, a distinguere tra immagini e narrazione poetica: ogni poesia è da guardare e ogni fotografia da leggere in un perfetto connubio che ti porta esattamente al centro dell'immagine.
Attraverso quattro "dimensioni", ognuna delle quali ha le sue caratteristiche peculiari, Mattia è riuscito a costruire un percorso letterario e di introspezione. Un cammino che ti conduce per mano a unire, in una narrazione unica, lo scatto fotografico sulla realtà, l'anima poetica che le fa da contrappunto e il lettore, in un'unica "visione", che risulta intima e di spessore.
[...] Fissare
attraverso i vetri
tasselli
incastri di anime
residenti o di passaggio
che scorrono,
s'arrestano,
in attesa di un miraggio.
Mattia Urlotti, Occhi
Recensione e foto di Barbara Fontana(@la_casa_di_melia)
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