top of page

Radici Familiari - onora i tuoi Antenati

rubrica: Cosmovisione Maya


Sono davanti all’Altare, il piccolo spazio sacro di casa mia, appuntamento quotidiano con l’energia del giorno, il Nahual che guida con la luce dell’amore universale divina. Il profumo del copal brucia lentamente nella Popoxcomitl, la candela arde davanti ai miei occhi, l’aroma del tabacco chiama l’immagine di mio nonno mentre fuma la sua pipa, per vizio direbbe lui, per pregare direi io. Chiudo gli occhi – “Respira il soffio sacro dell’aria e rilassati” – parole maestre che riecheggiano nella mia mente, nella calma e nel silenzio solenne della preghiera.

Sento la presenza di una rete che sostiene il mio corpo, avvolgendo il mio cuore, illuminando il mio spirito. Eccoli sono arrivati, sono i miei nonni e le mie nonne che sorridono benevolmente, esortandomi a proseguire nella mia preghiera. Dal cuore nasce un canto che vibra attraverso la mia voce, melodia grata dell’amore che mi hanno donato, forza antica che muove i miei passi nel cammino della vita per manifestare la mia essenza senza i fronzoli dell’ego, senza i fronzoli degli orpelli dei “dovrei essere”. Il cammino iniziatico dell’essere, libero di esprimere e riprodurre la natura esatta della mia anima.

La Rete degli Antenati nella Cosmovisione Maya

Il cammino di sviluppo del pieno potenziale con la Cosmovisione maya è un percorso che mi ha condotto oltre alla visione ordinaria della vita, basata su presupposti artificiali che hanno generato la disconnessione dalla struttura naturale dell’essere umano. Questa struttura si fonda su radici solide della tradizione ancestrale maya, che ancora tutt’oggi è il cuore pulsante delle popolazioni native delle regioni mesoamericane.

La rete degli Antenati è il grande arazzo familiare in cui siamo tessuti e di cui siamo tessitori, è il terreno sul quale sono stati seminati i semi dei nostri doni dai nostri nonni e nonne, da un punto di vista genetico, psicologico e energetico/animico. 

In questo cammino ho incontrato la rete familiare che, grazie al suo potere di sostenere, mi ha permesso di attivare il processo di trasmutazione e trasformazione della natura vera  della mia essenza umana attraverso la connessione della memoria ancestrale conservata nella matrice e che si esprime attraverso le 260 energie del Calendario Sacro Cholq’ij, ovvero i Nahual.

Onorare gli Antenati diventa un processo iniziatico di cura non solo di noi stessi ma di tutto il sistema stesso familiare, tessendo nuovi ricami a favori delle generazioni successi, co-creando il piano familiare. Il Calendario Maya diventa allora uno strumento per entrare in connessione con lo spirito della nostra rete ancestrale che attivi i semi dei doni familiari che i nostri nonni e le nostre nonne hanno soffiato nel nostro cuore. 

Attraverso le potenze spirituali del Calendario, ogni giorno davanti al nostro altare possiamo chiedere di ricevere guida e sostegno per realizzare il nostro progetto di vita oppure per andare a sciogliere legami ancestrali che si manifestano attraverso modelli familiari ripentivi che bloccano la nostra crescita naturale e allinearci con la missione di vita del nostro Nahual di Nascita.  Ad esempio, in un giorno 5 Tz’i possiamo chiedere alla memoria ancestrale di sostenere l’esatta riproduzione di tuti i nostri talenti, nutrendoli con l’amore e la cura dei nostri nonni e nonne; oppure in giorno 11 Ajmaq possiamo chiedere agli antenati di corregge schemi familiari per attivare la purezza della nostra autenticità.

Preghiera, Gratitudine e Offerta: Pratica di Dialogo con gli Antenati.

Il dialogo con la nostra rete familiare avviene attraverso la preghiera, che nella tradizione maya assume la forma di un dialogo con il cuore colmo di gratitudine e amore per i nostri Avi, la Madre Terra e il Padre Madre della vita.

Oggi secondo il Calendario Sacro Cholq’ij è un giorno 8 Kame ovvero l’energia che promuove una trasformazione attraverso l’attivazione del desiderio più profondo, il nucleo pulsante del nostro seme originario strettamente interconnesso con la rete familiare.  

Ho pensato a una pratica di connessione con l’energia del giorno, che puoi fare a casa davanti al tuo altare. Tutto quello che ti occorre sarà una candela e un incenso (quello a bastoncini e coni perché dovrà consumarsi), le foto dei tuoi antenati, e un’immagine che per te rappresenta il divino.

La pratica di contemplazione e connessione:

  • Fai dei respiri profondi per entrare nel qui ed ora, sciogli tutte le tensioni fisiche, emotive e mentali

  • Ascolta il battito del tuo cuore, percependo una forza che lo sostiene; una forza invisibile che ti avvolge e nutre allo stesso tempo.

  • Lasciati andare a questa rete calda e familiare che sostiene ogni giorno.

  • Mantenendo questo stato di presenza, apri gli occhi e accendi la candela e l’incenso con l’intento di offrire una gratitudine profonda ai tuoi Antenati, alla Madre Terra e al Ajaw – il Padre Madre della Vita.

  • Senti il tuo cuore colmo di questa gratitudine e pronuncia queste parole

  • “Grazie Nonni e Nonne per sostenere la trasformazione del mio seme originario”

  • Grazie Madre Terra per promuovere la trasformazione del mio seme originario

  • Grazie Padre Madre della vita per attivare la trasformazione del mio seme originario.

  • Grazie Nahual 8 Kame per favorire tutte le trasformazioni nella mia vita attivando il desiderio del mio seme originario.

  • Concludi dicendo Grazie e lascia che la candela e l’incenso si consumino completamente.

Questa pratica è un esempio del lavoro che possiamo fare con le energie del Calendario Maya, che cambiano ogni giorno ed è basata sull’energia di oggi (data in cui è uscito questo articolo) ma se mi stai leggendo in altro giorno puoi farla con il Nahual del giorno, se lo conosci; oppure fare solo la prima parte senza chiamare il Nahual 8 Kame.



Testo di Raffaella Giani (radicatinellaterra) 

Fotografie di pixaby




Post recenti

Mostra tutti

Comentários

Avaliado com 0 de 5 estrelas.
Ainda sem avaliações

Adicione uma avaliação
bottom of page