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Le piante di ordine superiore

rubrica: Il giardino di Bach


Bentrovati cari viandanti del giardino di Bach; prima di approfondire i singoli fiori, volevo parlarvi in questo articolo in modo generale delle piante scelte dal dottor Edward Bach. 

Com'egli afferma “Nel regno vegetale esistono tre tipi di piante: il primo gruppo presenta uno sviluppo inferiore nella media a quello umano; vi rientrano le specie primitive, come alghe, cactacee, la cuscuta e simili. Le piante del secondo gruppo corrispondono in genere allo stadio dell'evoluzione umana, sono innocue e pertanto si possono usare come alimento. Ma esiste anche un terzo gruppo, che ha raggiunto uno stadio di sviluppo pari o superiore alla media degli uomini, ed è in questo gruppo che dobbiamo scegliere i rimedi perché possiedono la forza di entrare in sintonia con le nostre vibrazioni, e quindi fornire energia spirituale che purifica e risana l'animo e il corpo. Queste piante esistono per tendere all'uomo una mano soccorrevole nelle ore buie dell'oblio, quando ha perso la consapevolezza della propria natura divina e lascia che torbide nubi della paura o della sofferenza gli oscurino la vista."


Quando Bach decise di mettersi alla ricerca di sostanze terapeutiche pure cercando così determinate piante dotate di un'elevata frequenza di oscillazione; infatti faceva distinzione fra piante che alleviano le sofferenze fisiche, corrispondenti per lo più alle nostre piante officinali, e altre che invece producono la guarigione su un piano superiore, divino, e definiva queste ultime "Piante di ordine superiore". Egli trovò queste piante per via intuitiva e le definì "the happy fellows of the plant world" e cioè “le allegre compagnie del mondo vegetale”. 


A quelle l'epoca, la sua sensibilità era così sviluppata che gli bastava mettere sulla lingua un petalo della pianta in questione per avvertire una reazione in tutto l'organismo, nell'anima e nello spirito. Bach sceglieva volutamente solo piante prive di sostanze tossiche, ma non utilizzate per l'alimentazione umana, per lo più di aspetto modesto, che per la maggior parte sono considerate "erbacce". Molte di queste piante erano già considerate dalla medicina popolare depositarie di proprietà simboliche: per esempio il faggio ,in molti luoghi, è simbolo della tolleranza , mentre la quercia è ritenuta quasi universalmente simbolo di forza e solidità. L'essenziale è che queste piante debbano crescere allo stato selvatico ed essere raccolte in determinati luoghi, particolarmente ricchi di energia; se coltivate, infatti, non possiedono in misura sufficiente le proprietà risanatrici di origine “divina”.

Dopo una ricerca della durata di sei anni condotta in tutta l'Inghilterra, Bach riuscì finalmente a individuare i luoghi di raccolta utilizzati ancora oggi, situati in prevalenza nelle regioni centrali del territorio. Queste zone si trovano in parte nel terreno del Bach Centre inglese, in parte nella riserva naturale adiacente. Per quanto riguarda Olive e Vine, invece, Bach li faceva preparare da amici in Svizzera e in Italia. Bach individuò in tutto 38 piante (una di queste, ve lo anticipo, non è una pianta) che divise in 7 gruppi con un ordine ben preciso. Ma per questo, vi aspetto nel prossimo articolo in cui scoprirete come le piante che siete soliti vedere o che addirittura coltivare in giardino siano fiori di Bach. 


Spero di avervi incuriosito, a presto!


Testo a cura di Monica Brescancin (@monica_walnut)

Fotografie di pixaby



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