La receptionist di Alessio Vagaggini
È stata una vera "impresa" leggere questo libro, conoscendo "nella realtà" le persone che gli ruotano intorno e l'autore. Da subito mi sono sentita investita di responsabilità e mi sono chiesta se sarei stata sincera nello scrivere ciò che ne pensavo.
E ancora adesso mi sento combattuta: ho viaggiato per storie e per città, con le protagoniste del libro; ho partecipato alle loro storie e ai loro dubbi; ho vissuto le loro frustrazioni e le loro vittorie, scorrendo pagina dopo pagina.
Ho "visto" con gli occhi dell'immaginazione ogni storia e ogni personaggio, descritti con minuzia di particolari e caratterizzati in modo davvero originale.
Ma non è stato semplice tenere il filo, nonostante la storia bella e coinvolgente, senza perdermi in paragrafi dai costrutti lunghi e macchinosi, necessari probabilmente al tipo di narrazione ma così distanti dalla mia "confort zone".
Ho terminato il libro a metà tra l'appagamento e l'insoddisfazione e con il desiderio di discuterne, per poter dire la mia.
In Armonia,
Barbara
[CIT.]
"Movimenti, ingranaggi, meccanismi, lancette.
Il quadrante della sua vita si stava spostando su una posizione nuova.
Il movimento dei suoi astri interiori era stato tracciato.
L'immaginazione, a quel punto, non poteva più essere fermata: aveva preso la traiettoria che non conosce freni"
di Alessio Vagaggini
Chance Edizioni
Recensione di Barbara Fontana(@la_casa_di_melia)
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