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A proposito di affetti: noi e il mare.

Tutta la mia famiglia ha sempre amato il mare.

Ricordo ancora l'impressione di stupore gioioso, provato la prima volta in cui i miei genitori mi hanno portata in spiaggia: io ero molto piccola e la sensazione della sabbia sotto i piedi resta uno dei ricordi più lontani e forti della mia infanzia.

Mio padre, perito edile, lavorava in un aeroporto militare.

L'esercito, l'Aeronautica e la Marina disponevano di stabilimenti balneari propri. 

Noi andavamo al Poetto, la splendida spiaggia di Cagliari, intruppati su un bus dell'amministrazione militare, insieme con le famiglie chiassose degli altri dipendenti.

Giunti al mare, mio padre, da nuotatore vigoroso qual era, entrava in acqua e si faceva lunghi tragitti, finché un giorno lo aveva fermato la capitaneria di porto e lo aveva rimproverato a tal punto che, da allora, si era comprato un palloncino di segnalazione e continuava a nuotare imperterrito, legandoselo addosso.

Frequentava la spiaggia anche d'inverno e incontrava i suoi amici, ridanciani, nerboruti ed allegri, patiti del mare come lui: con loro non mancava di brindare al nuovo anno il primo giorno di gennaio, chiaramente dopo un sano bagno.

I ragazzini, al suo arrivo allo stabilimento balneare, gli correvano incontro: gli volevano bene e lo apprezzavano, perché aveva insegnato a nuotare a mezzo arenile.

Anche mia madre amava l'acqua, calda o fredda che fosse, e nuotava in modo certo meno atletico del marito, ma efficace.

Da donna di carattere qual era, me la ricordo difendere con vigore un ragazzo senegalese che vendeva carabattole in spiaggia e che era stato offeso da alcuni bagnanti.

A noi figlie mio padre aveva insegnato a nuotare e di norma venivamo lanciate in acqua da lui, dopo averci sollevate sulle braccia: non ho dimenticato qualche schianto eccessivo sulla superficie marina.


Ieri, mentre entravo nell'acqua già fredda di un mare d'autunno, i ricordi mi hanno raggiunta.

Ho dedicato ai miei genitori la bellezza di questo mare.

E mi è sembrato di averli accanto, mentre scivolavano felici nell'acqua, come delfini in amore.


Testo di Gloria Lai (Le fiabe di Gloria Lai)

Fotografia di Chiara Carlini (chiarasogni)


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